L' idea
Che idea politica di base deve esserci dietro il blog , e quali idee ed ideolgie ad esso esterne, deve accogliere.
Quotes
Links
RicercheBlog FondatoriBlog SostenitoriNews
Citazioni
Comunicazioni di servizio
Per saperne di più contatta:
|
||
|
4 Commenti:
prima del nome vogliamo discutere di idee.... ecco la mia proposta su quello che ci deve essere dietro al meta-blog.
1) il dialogo come unica regola costituente. la disponibilità ad ascoltare gli altri senza scomuniche. il ricorso al consenso come strumento decisionale il più spesso possibile.
2) la partecipazione a tutti quelli che si autodefiniscono di sinistra. senza stare a questionare se uno è troppo o troppo poco pacifista, liberista, laicista.
3) l'obiettivo del metablog dovrebbe essere la (ri)scoperta del significato dell'essere di sinistra. per farlo bisogna confrontarsi con tutti quelli che sono interessati a questo obiettivo e non bisogna avere pregiudiziali o idee da imporre per forza agli altri (tipo: se sei a favore della guerra in irak non sei di sinistra quindi non puoi partecipare al metablog).
4) per questo motivo non sono daccordo con l'idea di supra di trovare principi fondanti. magari sulla laicità, finchè si rimane sul vago, siamo tutti daccordo. poi però a qualcuno viene la tentazione di trovare altri punti irrinunciabili, buoni per buttare fuori qualcuno che non ci piace, o a precisare troppo qualche punto irrinunciabile, tipo laicità=rigettare il concordato, allo stesso scopo di cui sopra.
insomma vorrei che nel metablog non ci fossero menscevichi o girondini e che non faccia la fine del social forum che, a furia di cercare la purezza ideologica, si è trasformato da luogo di dialogo della sinistra a corrente di rifondazione.
luca
luca, ti sorprenderà ma sono d'accordo con te. in effetti i principi sono armi a doppio taglio: se troppo declinati impediscono di identificarvisi, se troppo generici sono non esclusivi.
tuttavia almeno un'idea abbozzata, un fine, non si può non farlo... dove andiamo? per me verso una sinistra laica vs una destra sempre più teo-con, ad esempio.
supra
secondo me dovremmo scoprirlo insieme.
volendo possiamo incominciare a stabilire alcuni grandi temi di discussione. tipo laicità, giustizia sociale, pace e conflitti.
Sono d'accordo con voi: quello che conta è sentirsi di sinistra e sentire che anche le altre sinistre hanno diritto di definirsi tali. Dunque, gli unici paletti che io metterei sono questi:
1) Non vorrei un aggregatore genericamente di centrosinistra (come vorrebbe Munch) in cui entrano anche, ad esempio, i mastelliani. Mi piacerebbe che aderissero anche quelli che la pensano come Realacci o la Bindi, che non sono di sinistra, ma che a sinistra guardano e hanno "l'aria di famiglia".
2) Non vorrei quelli che si definiscono di sinsitra e credono che le altre sinistre non siano tali, e che non sono disposti al dialogo, anche al confronto duro. Insomma, rivoluzionari fanatici e riformisti con la puzza sotto il naso, non sono proprio a casa loro.
Detto questo, non vorrei che ci fosse un comitato di controllo, per cui ognuno è libero di entrare, nei limiti del rispetto altrui. Sarà il singolo blogger ogni volta a doversi chiedere: ma perché ci sto entrando? Dunque, se un rutelliano, un mastelliano, un rivoluzionario fanatico o un riformista con la puzza sotto il naso, vogliono entrare, nessuno impedirà loro di farlo.
Posta un commento
<< Home